Design & Innovation in Madagascar
In qualità di consulente per l’innovazione, Patrizia Scarzella ha tenuto nel 2016 e 2017 a Antananarivo al Master biennale Design&Innovation finanziato da UNIDO (United Nations Industrial Development Organization) e gestito dalla scuola ISCAM (Institut Supérieur de la communication, des affaires at du management) due workshop applicando la metodologia progettuale di LabBrain.
Obiettivo principale del Master Design&Innovation Madagascar, indirizzato a studenti laureati in ISCAM in marketing, economia e informatica in un contesto dove non era presente la facoltà di Design Industriale, è stato quello di formare una prima generazione di designer strategici mettendoli in grado di interagire con le piccole e medie realtà imprenditoriali locali per renderle competitive sui mercati internazionali, utilizzando il design e il suo metodo progettuale come ‘driven tool’ di sviluppo sostenibile.
Al Master, coordinato dal designer italiano Giulio Vinaccia, sono stati invitati professionisti internazionali che hanno applicato la loro specifica metodologia di lavoro consentendo agli studenti di fare molteplici esperienze di approccio al progetto. Ciascun professionista ha lavorato con gli studenti per un’azienda locale sviluppando un brief precedentemente definito con obiettivi a breve e medio termine e producendo risultati concreti e immediatamente applicabili.
Il workshop nel 2016 è stato condotto da Patrizia Scarzella che ha guidato i partecipanti nella loro prima esperienza di progettazione professionale sul campo con l’azienda produttrice di cioccolato Menakao. Nella lingua malgascia Menakao significa Isola rossa, nickname del Madagascar, e questa è l’unica azienda africana ad avere tutta la filiera di produzione, dalle piantagioni di cacao al prodotto finito. Il brief dato dall’azienda: studiare una nuova identità visiva per l’esportazione nel mercato USA di fascia alta e nei negozi gourmet; produrre idee di packaging per occasioni festive speciali; elaborare proposte per l’esposizione del cioccolato per il mercato locale.
Un brief piuttosto impegnativo, affrontato seguendo step-by-stef la metodologia LabBrain.
Imparare a gestire un metodo progettuale come quello di LabBrain che porta a risultati efficaci è stato per gli studenti e per i Professori dell’ISCAM una vera esperienza di apprendimento che può essere ripetuta e mantenuta come linea guida per i futuri sviluppi del loro lavoro e della scuola.
Considerando il background degli studenti alla loro prima esperienza di formazione all’interno del Master Design & Innovation, i progressi e la capacità raggiunti dagli studenti di affrontare un argomento di progettazione e di comprendere un metodo di progettazione sono stati davvero chiari ed evidenti e le soluzioni progettuali sviluppate per l’azienda Menakao hanno raggiunto un ottimo risultato con valide proposte progettuali di identità visiva e packaging.
Tutt’altro tema per il workshop condotto, sempre da Patrizia Scarzella con Imke Plinta, nel 2017: idee per la riqualificazione dell’area del mercato di Mahamasina e delle piazze principali nel cuore della città.
Sviluppato in partnership con la Municipalità locale, il workshop ha portato gli studenti a interfacciarsi con i grandi temi di urbanistica, architettura e con le problematiche sociali della città.
Obiettivo principale, l’acquisizione e il consolidamento di un metodo di approccio al progetto che alcuni di loro avevano già sperimentato l’anno precedente. La metodologia LabBrainDesign ha accelerato il processo creativo che in pochi giorni ha permesso di arrivare a dei risultati significativi che delineano prospettive interessanti e innovative per la riqualificazione degli spazi pubblici della città.
Prima del workshop è stato chiesto agli studenti di esplorare il significato di resilienza e di ’resilient city’, analizzando esempi di luoghi nel mondo che si basano su questo assunto di base: “La città resiliente, è un sistema urbano che si adegua ai cambiamenti spontanei della città. La città resiliente si modifica costruendo risposte sociali, economiche e ambientali nuove che le permettano di resistere nel lungo periodo alle sollecitazioni dell’ambiente e della storia. La resilienza è quindi oggi una componente necessaria per lo sviluppo sostenibile, agendo prima di tutto sui modelli organizzativi e gestionali dei sistemi urbani. Una città sostenibile è quindi una città resiliente”.
I risultati finali dei loro studi per la riqualificazione urbana delle piazze e dei percorsi del cuore di Antananarivo, che loro conoscono molto bene, sono stati significativi e alcuni contengono intuizioni e spunti strategici di cui la municipalità dovrà certamente tener in conto per lo sviluppo futuro della città.