Training per un'economia sostenibile

Tailandia, Kenya e Filippine

Il design è stato uno strumento importante del progetto ‘Networking Our Way of Poverty’, un ‘income generating project’ realizzato dal 2011 al 2013 dalla International Good Shepherd Foundation Onlus (finanziato dalla OAK Foundation e Misean Cara) in Tailandia, Kenya e Filippine con l’obiettivo di creare le basi per una economia sostenibile per quelle comunità e per assicurare un futuro sostenibile a centinaia di artigiane delle più povere comunità rurali e urbane.  Per loro abbiamo realizzato 9 seminari di formazione per donne artigiane in situazione di disagio sociale nei centri di produzione gestiti dalle Suore del Buon Pastore: in Tailandia al Fatima Center/Bangkok; Regina Center, Isan Weaving, Isan Pottery & Jewellery, Hands of Hope/Nong Khai and Chiang Rai Handicrafts/Chiang Rai; a Nairobi nello slum di Mukuru e nelle Filippine a Quazon City, Manila.

Nelle comunità dove abbiamo lavorato, l’attività di produzione artigianale è considerata un mezzo di sostentamento, non come una vera e propria attività produttiva da coltivare e  sviluppare secondo un piano strategico. Assente in questo contesto è anche il concetto che l’attività di formazione ( culturale, tecnica, di aggiornamento di settore, di ricerca materiali) debba essere costante e considerata lo strumento indispensabile per alimentare l’attività produttiva.

Tra gli obiettivi c’era quello, considerato la chiave per uno sviluppo globale equo e sostenibile, di creare partnership tra le donne di paesi diversi per liberare il loro potenziale creativo.

A seguito di un’approfondita analisi dei vari contesti e dell’assessment dei centri di produzione artigianale in cui dovevamo operare, abbiamo messo a punto un progetto basato su due punti cardine.

Il primo punto cardine del progetto:  la creazione di una metodologia formativa e partecipativa ad hoc basata sul principio del ‘learning by doing’ – imparare facendo – che alterna esercizi di base della progettazione – colore, texture, forma, composizione… – alla realizzazione di manufatti innovativi, in cui ciascuno mette subito in pratica le nozioni acquisite, interpretandole creativamente.  Un metodo formativo intuitivo adatto a chi non ha background culturale che conduce step-by-step ad acquisire un know-how di base per essere non solo esecutore materiale di un manufatto, ma interprete creativo. Per far sì che il nostro metodo potesse  essere riproposto successivamente dagli stessi partecipanti ad altri artigiani per ampliare l’efficacia del processo creativo abbiamo progettato uno strumento specifico: il manuale d’uso illustrato per mettere in grado i partecipanti individuati nei seminari per la loro spiccata attitudine creativa e di porsi come ‘creative leader’ all’interno del gruppo, di riproporre ad altri il processo creativo degli esercizi di formazione.

Il secondo punto cardine del progetto: il rinnovamento del panorama dei prodotti artigianali (prevalentemente manufatti tessili), con il potenziamento delle loro qualità tecniche ed estetiche per diversificarli dalla produzione locale e renderli più appetibili sui mercati locali per il turismo attraverso il valore aggiunto del design.

Per realizzare questo obiettivo, abbiamo costituito un team di designer donne a cui abbiamo chiesto pro-bono l’idea per  un nuovo prodotto  seguendone poi la realizzazione e lo sviluppo nei centri di produzione con la collaborazione creativa delle artigiane locali.

É nato prima il nome – Dignity Design- poi il logo.

Dignità e Design sono infatti i concetti che hanno ispirato la prima collezione di pregiati manufatti artigianali Thai che abbiamo realizzato. 

La Dignità in primis è quella del lavoro delle donne artigiane tailandesi che hanno espresso le loro capacità e i loro profondi legami culturali attraverso tecniche di produzione uniche ed estremamente raffinate.

Il Design è il valore aggiunto del processo creativo e appassionato sviluppato dalle designer che ha assicurato l’alta qualità e l’innovazione dei prodotti.

Il logo della prima nuova collezione messa a punto dalla partecipazione di designer e artigiane nei centri di produzione in Tailandia, è nato da un concorso che abbiamo promosso attraverso l’associazione dei grafici, AIAP, riservato a donne grafiche under 35. La decisione definitiva, sui tre loghi selezionati da una commissione di esperte, è stata presa dalle stesse artigiane: è l’immagine delle due metà di un melograno, il frutto autunnale dal guscio resistente che contiene dozzine di semi succosi, che rappresenta metaforicamente questa forte partnership al femminile Est-Ovest.

Tutti i prodotti della collezione sviluppata in Tailandia e successivamente di quelle create in Kenya e nelle Filippine – accessori tessili per la casa, borse, prodotti tessili per bambini, gioielli in terracotta, oggetti in carta- trasmettono la passione e l’orgoglio di tutti coloro che hanno partecipato al progetto contribuendo alla crescita personale e collettiva delle rispettive comunità.  

Last but not least, un nostro obiettivo personale era quello di riuscire a trasformare questi seminari di formazione in un’esperienza creativa unica e speciale per ciascuna persona, in un ‘tempo felice’, un’oasi dove chiunque potesse esprimere liberamente il proprio potenziale creativo, senza vincoli e barriere. Lo abbiamo raggiunto e di questo risultato, a nostro parere importante nella valutazione complessiva dell’efficacia dei seminari che le Fondazioni partner hanno fatto, siamo molto orgogliose.

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